DAMON si evolve: nuove installazioni e la nascita della WebApp

Gli ambiti di applicazione e le potenzialità di DAMON (DAta MOnitoring sensors Network), il nuovissimo progetto dell’area Ricerca & Sviluppo della Ro Technology, sono davvero molteplici, come dimostrano le ultime novità riguardanti le nuove installazioni del prototipo del sensore per il monitoraggio delle coltivazioni agricole.
Come riportato all’inizio dell’anno, il primo DAMON è stato montato il 30 Dicembre 2018 e, da allora, gli sviluppi non si sono più fermati: dopo il successo all’uliveto, un nuovo sensore è stato installato, lo scorso 14 Marzo, nella zona di Ronciglione, un’area importante, dal punto di vista agricolo, per la coltivazione della classica nocciola romana.
Il nuovo DAMON, infatti, è stato impiantato in un noccioleto che rifornisce due grandi multinazionali, proiettando la crescita di RoTechnology verso nuove possibilità di mercato.
Le novità su DAMON non finiscono qui: sono in corso i sopralluoghi al Podere Campaz di Forlì per una terza installazione che avverrà entro l’estate. Quest’ultimo sensore avrà il compito di acquisire dati reali da mettere a disposizione nell’ambito dello sviluppo del dimostratore italiano per il progetto di ricerca orientato allo smart-farming AFarCloud, di cui Ro Technology è uno dei partner.
Nonostante le zone di installazione diverse, e la varietà dei dati raccolti, ogni singolo DAMON lavora per l’obiettivo comune di creare una rete di sensori interconnessa in grado di gestire grandi quantità di dati. A questo proposito, infatti, sarà presto disponibile anche DAMON Web, l’applicazione dedicata che metterà a disposizione una comodissima interfaccia web a tutti gli utenti possessori di almeno un sensore DAMON installato nel proprio campo. DAMON Web permetterà la rapida visualizzazione di tutti i dispositivi associati al profilo dell’utente, geolocalizzati e mostrati in dashboard su di una mappa, sotto forma di PoI (Points of Interest). Inoltre, associato ad ogni singolo PoI sarà possibile consultare i valori dei dati inviati dal sensore, ottenerne una rappresentazione sotto forma di grafico, e visualizzare le foto scattate sul luogo.
Con DAMON, ancora una volta, l’area Ricerca&Sviluppo della Ro Technology si dimostra un prolifico laboratorio di idee in cui la creatività del singolo, supportata dalle capacità del team, può dar vita a progetti dall’immenso potenziale di crescita e di applicazione.

Approvato DEMETER, un nuovo progetto H2020 di Ro Technology!

Una Innovation Action di H2020-DT-2018-2020/Topic DT-ICT-08-2019
Il progetto prevede la valorizzazione degli agricoltori e delle cooperative agricole per:
– Sfruttare al meglio le proprie piattaforme operative e gli apparati di sensori esistenti per estrarre nuove funzionalità e proprietà dalle quali migliorare le decisioni strategiche.
– Semplificare l’acquisizione, l’evoluzione e l’aggiornamento negli ambiti specifici focalizzando gli investimenti dove ce n’è bisogno, basati sugli obiettivi misurati dagli indicatori chiave (KPIs) da loro selezionati.
Ro Technology verrà coinvolta in tutte le attività progettuali, in particolare modo in Security, protocolli di comunicazione, reti di sensori, Business Intelligence/Datawarehouse e Data analytics (AI).

Ro Technology a Vienna per il Plenary Meeting di AFarCloud

Dal 6 all’8 Marzo 2019 si è svolto, a Vienna, il plenary meeting per il progetto ECSEL, finanziato dall’Unione Europea, AFarCloud (Aggregate Farming in the Cloud); Ro Technology, nella persona di Diego Grimani, era presente come partner tecnologico.
Organizzato sei mesi dopo il kick-off dello scorso Settembre 2018 a Madrid, l’evento di Vienna è stata la seconda occasione, per tutti i partner, di mettere in campo idee sul progetto, potenziare le collaborazioni, condividere e verificare gli avanzamenti attraverso una serie di incontri e conferenze tenutisi alla TU Wien, l’Università tecnica di Vienna.
Il progetto AFarCloud si situa, nell’ambito della smart & precision farming, accanto a tutta una serie di progetti di ricerca che mirano a sviluppare soluzioni efficaci e sostenibili per l’agricoltura e l’allevamento. Lo scopo è quello di far fronte alle crescenti difficoltà del settore ed alla necessità di contenere le criticità sorte negli ultimi anni -e previste in aumento per gli anni a venire- sia dal punto di vista ambientale sia dal punto di vista del lavoro umano.
Il meeting di Vienna, organizzato per verificare gli avanzamenti e per pianificare le soluzioni che saranno portate al meeting del dodicesimo mese, si è concentrato sui progressi e gli sviluppi fatti nell’ambito dei dimostratori previsti dal progetto: tre olistici (Finlandia, Spagna e Italia), finalizzati a testare scenari complessi di gestione nel campo dell’agricoltura e dell’allevamento, e due locali (Lettonia e Repubblica Ceca), che testeranno, invece, delle funzionalità specifiche.
Con l’obiettivo, quindi, di portare il dimostratore italiano ad un adeguato stato di maturazione, l’occasione è stata proficua, per i partner italiani, per confrontarsi e potenziare la propria sinergia, mettendo in campo delle idee in grado di portare valore aggiunto al progetto. Questa atmosfera di creatività e collaborazione è, successivamente, sfociata nel sopralluogo al Podere Campaz di Forlì da parte di Ro Technology, CNR ed Università di Parma, in vista della terza installazione del sensore DAMON, il nuovo sistema dell’area di Ricerca&Sviluppo che registra parametri meteorologici (temperatura, umidità, pressione e luminosità), e parametri ambientali (umidità del terreno, caratteristiche della terra e pH), finalizzato a coadiuvare nel monitoraggio delle più comuni infestazioni da parassiti e, nell’ambito di AFarCloud, ad acquisire dati reali da mettere a disposizione per lo sviluppo del dimostratore italiano.
Oltre a DAMON, anche i sensori del progetto SEAMLESS entreranno a far parte del contributo che Ro Technology sta offrendo per la realizzazione del dimostratore, mentre è già in programma il sopralluogo al caseificio Busti (Pisa), in vista di una nuova installazione.
Con AFarCloud, l’Area Ricerca&Sviluppo si dimostra nuovamente all’altezza delle sfide messe in campo dalla ricerca tecnologica, aggiungendo valore al suo contributo anche grazie al know-how acquisito attraverso i suoi innovativi progetti interni.